Nocciola Piemonte I.G.P.: un vero prodotto d’eccellenza

Nocciola Piemonte I.G.P.: un vero prodotto d’eccellenza

La Nocciola Piemonte I.G.P. o Tonda Gentile del Piemonte è una varietà che si è perfettamente adattata ai territori collinari Patrimonio UNESCO delle Langhe, del Roero e del Monferrato, dove cresce a un’altitudine compresa tra i 150 e i 750 metri, ma la sua coltivazione è molto diffusa anche in Emilia-Romagna, Toscana e Lazio, e più limitatamente in Puglia e Campania.

Il frutto della Nocciola Piemonte I.G.P. è molto pregiato ed è caratterizzato da una forma tondeggiante, che favorisce la sgusciatura senza il rischio di rovinare il seme. Inoltre, il suo guscio sottile permette di ridurre gli sprechi fino al 50%, e il suo aroma e sapore delicato la rendono ideale per diverse preparazioni, sia dolci sia salate.

Oltre a ciò, il ridotto contenuto di grassi insaturi consente di conservare le Nocciole per lungo tempo senza che irrancidiscano, mentre la pellicina sottile che ricopre il frutto può essere rimossa molto agevolmente dopo la tostatura, lasciando il seme perfettamente integro e pulito.

Per le sue qualità organolettiche e la buona resa delle coltivazioni, la Nocciola Piemonte I.G.P. è considerata la migliore al mondo con quotazioni di mercato superiori a qualsiasi altra varietà. La produzione e commercializzazione della Nocciola Piemonte I.G.P. è regolamentata da un rigido Disciplinare ed nel 1993 ha ottenuto la certificazione I.G.P., una garanzia di alta qualità e autenticità del prodotto a livello europeo.

Storia della Nocciola Piemonte I.G.P.

Il nocciolo è una pianta antichissima, una delle prime ad essere state addomesticate dall’uomo sin dalla Preistoria, perché i suoi frutti sono particolarmente gustosi, saporiti e soprattutto sono un’ottima fonte di energia.

Nel corso dei secoli, sono state isolate diverse varietà di nocciolo, attraverso incroci e ibridazioni tra piante selvatiche. Da questa accurata selezione, durata molti secoli, deriverebbe l’attuale Nocciola Piemonte I.G.P., la cui fortuna è indissolubilmente legata alla tradizione dell’industria dolciaria e del cioccolato piemontese.

Sembra infatti che, i primi semi di cacao arrivarono in Piemonte nel 1559, grazie al Duca di Savoia Emanuele Filiberto, il quale li portò con sé dopo aver ottenuto l’elezione di Torino a capitale del Regno e aver firmato la pace di Cateau-Cambrésis. La bevanda ottenuta con il cacao non ottenne però l’immediato successo che il Duca sperava e solo verso la fine del Seicento vennero aperte le prime cioccolaterie in città e in poco tempo divenne uso comune bere caffè, cioccolato e latte in ogni momento della giornata.

Agli inizi dell’Ottocento, a causa dei conflitti napoleonici e della guerra con l’Inghilterra, le importazioni di cacao dall’America vennero bloccate, il cacao divenne praticamente introvabile in tutta Europa e i costi divennero insostenibili per le pasticcerie e le industrie dolciarie piemontesi.

I cioccolatieri torinesi non si persero d’animo e inventarono un nuovo prodotto, utilizzando le ottime nocciole che venivano coltivate tra le Langhe e il Monferrato, a buon mercato e in grandi quantità. La pasta di puro cacao venne così sostituita dalle nocciole che, tritate finemente, davano un risultato molto simile, ma più dolce e molto meno costoso. Da questa invenzione, probabilmente del cioccolatiere Michel Prochet, nacque la crema alla nocciola e successivamente il Gianduiotto, che determinarono la grandiosa fortuna della Nocciola Piemonte I.G.P.

A partire dall’inizio del Novecento, la coltivazione delle nocciole si diffuse ampiamente in Piemonte, tanto da sostituire progressivamente la vite, perché garantiva maggiori quantità di prodotto, più guadagno e meno problematiche legate a malattie e parassiti. Nel 1993 la Nocciola Piemonte ottenne il marchio I.G.P., a garanzia dell’alta qualità del prodotto.

Come si produce la Nocciola Piemonte I.G.P.

Generalmente, le piante di nocciolo si coltivano a cespuglio e disposte in lunghi filari regolari, distanziati quel tanto che serve per permettere agli appositi macchinari di attraversarli per le dovute lavorazioni e la raccolta.

I frutti della Nocciola Piemonte I.G.P. vengono raccolti solo quando raggiungono la piena maturazione e cadono naturalmente a terra. Per evitare che l’umidità del terreno rovini il seme, l’operazione di raccolta deve essere molto accurata e tempestiva e, in passato, era affidata alle donne che, chine sul terreno raccoglievano i frutti completamente a mano. Oggi la tecnologia si è molto evoluta e la raccolta è completamente affidata ad appositi macchinari, ma in terreni difficilmente raggiungibili o impervi viene ancora effettuata manualmente.

Successivamente, le Nocciole Piemonte I.G.P. vengono sottoposte a un processo di essicazione, calibratura e sgusciatura, prima di essere tostate per renderle ancora più gustose e fragranti. I gusci vengono riutilizzati come combustibile naturale, mentre i frutti troppo piccoli vengono trasformati in granella, farina o pasta di nocciole.

Per le sue caratteristiche di gusto e consistenza, la Nocciola Piemonte I.G.P.  è molto versatile e si presta ad essere utilizzata sia per la preparazione dei più classici dolci da forno, tra cui le tradizionali Tegole o la Torta alle Nocciole Piemontese, sia come ingrediente principale di torroni, gelati e creme spalmabili, ma anche per rendere più sfiziosi i piatti di carne,  pesce e verdure o in abbinamento a formaggi  tipici piemontesi.

Come preparare la classica Torta alle Nocciole Piemontese

La ricetta della Torta alle Nocciole Piemontese è molto semplice e richiede davvero pochi ingredienti che devono però essere di ottima qualità. L’accompagnamento ideale di questo dolce tipico è sicuramente la crema allo zabaione, dolce e delicata, ma è squisita anche al naturale con un buon bicchiere di Moscato d’Asti.

Ingredienti:

200 grammi di Nocciole Piemonte I.G.P.
200 grammi di zucchero semolato
40 grammi di burro
4 uova di medie dimensioni

Per prima cosa, è necessario tritare molto finemente le nocciole, utilizzando un mixer a intermittenza e unendo un cucchiaio di zucchero, che aiuterà ad assorbire la parte oleosa in eccesso. Dopodichè, si fa sciogliere il burro in un pentolino a fuoco moderato e si separano gli albumi dai tuorli, che dovranno essere montati con lo zucchero.

Una volta che si è ottenuto un composto liscio e omogeneo, si aggiunge la farina di nocciole e si montano a neve gli albumi, che andranno uniti agli altri ingredienti, facendo attenzione a non smontarli. Quando tutto è stato ben amalgamato, si può rovesciare in una tortiera, precedentemente imburrata o rivestita con carta da forno, e cuocere per circa 30 minuti a 170°.

Le Nocciole Piemonte I.G.P. presenti sul nostro shop sono state attentamente selezionate e calibrate per essere consumate come frutta secca o utilizzate nella preparazione di numerosi dolci da forno, creme o gelati. Scegli la qualità dei prodotti GourmEat!

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